Borderlands 4 è un gioco di paradossi. Da un lato, rappresenta l’apice della serie, offrendo un gunplay bestiale e un sistema di movimento (finalmente!) moderno, veloce e incredibilmente divertente. Dall’altro, soffre di un’ottimizzazione tecnica su PC a tratti inaccettabile e di un cast di personaggi che non riesce a reggere il peso di un’eredità ingombrante come quella di Jack il Bello.
È il miglior Borderlands di sempre da giocare, ma è anche il più frustrante da eseguire? Dopo aver esplorato a fondo la galassia con la nostra 3070 Ti, siamo pronti a darvi il nostro verdetto.
Un’Eredità Pesante: Trama e Personaggi
Partiamo da un presupposto: la trama principale di Borderlands 4, presa singolarmente, funziona e intrattiene. C’è un nuovo nemico da sconfiggere, una galassia da salvare e il solito mix di umorismo caustico e lore fantascientifico che ha reso celebre la serie. La storia ci porta in nuovi mondi, con colpi di scena che, pur non rivoluzionando il genere, tengono incollati allo schermo e giustificano la caccia al bottino.
Il vero problema, purtroppo, non risiede in cosa viene raccontato, ma in chi lo racconta.
Borderlands ha un’eredità ingombrante, un’ombra lunga di nome Jack il Bello. Il cast di questo quarto capitolo, purtroppo, non riesce mai a eguagliare il carisma, l’odio e la follia geniale che emanava l’antagonista di Borderlands 2. I nuovi antagonisti risultano sbiaditi, le loro motivazioni prevedibili e, in generale, mancano di quella scintilla che li renderebbe memorabili. Anche i nuovi personaggi non giocanti (NPC) e alleati faticano a imporsi, risultando spesso macchiette dimenticabili che non creano quel legame che avevamo con i Crimson Raider originali.
Se la storia in sé regge e fa il suo dovere, è innegabile che si senta la mancanza di una nemesi iconica, un “cattivo” che si ama odiare e che elevi la posta in gioco oltre la semplice missione.
Gameplay Paradisiaco: Il Miglior Borderlands di Sempre
Se la narrativa fatica a trovare la sua identità, il gameplay di Borderlands 4 la trova e la definisce in modo prepotente. Diciamolo senza mezzi termini: questo è, senza alcun dubbio, il Borderlands migliore di sempre da giocare. Gearbox ha preso la formula “spara e arraffa” (loot and shoot) e l’ha evoluta in un vero e proprio “movement shooter” moderno, veloce e incredibilmente appagante.
Gunplay Bestiale Il cuore pulsante di ogni Borderlands è sempre stato il gunplay, e qui siamo all’apice. Ogni arma ha un peso, un rinculo e un feedback che la rende unica. Il feeling “bestiale” di cui parlavamo non è solo uno slogan: che si tratti di un fucile a pompa che esplode i nemici in una pioggia di pixel o di un fucile di precisione elementale che scioglie le armature, la sensazione di potenza è costante e gratificante. Le miliardi di armi generate proceduralmente non sono mai state così divertenti da usare.
Il Movement è Tutto La vera rivoluzione, però, è nel movimento. Finalmente, Borderlands si scrolla di dosso la sua vecchia rigidità e abbraccia la mobilità. L’introduzione di scivolate, doppio salto, schivate e, soprattutto, del rampino cambia radicalmente il volto del combattimento.
Non si tratta più solo di correre e cercare riparo. Ora le battaglie sono verticali, frenetiche. Si può usare il rampino per agganciarsi a una sporgenza, eseguire un doppio salto sopra la testa di un nemico, atterrare in scivolata alle sue spalle e scaricargli un caricatore. Questa nuova fluidità non è un accessorio, ma un elemento centrale che trasforma ogni scontro in un’arena dinamica. È semplicemente bellissimo da giocare.
Dolore su PC: Un’Ottimizzazione Inaccettabile
Ed è qui che il paradosso di Borderlands 4 diventa frustrante. A cosa serve avere il miglior sistema di movimento e gunplay della serie, se poi l’esperienza è rovinata da un’ottimizzazione tecnica che, su PC, è a tratti inaccettabile?
Il nostro test è stato effettuato su una configurazione di fascia alta, equipaggiata con una NVIDIA GeForce RTX 3070 Ti, una scheda più che capace di gestire i titoli moderni. L’obiettivo era giocare a 1440p con dettagli massimi, un traguardo ragionevole per questo hardware.
I risultati sono stati profondamente deludenti.
Anche fuori dai combattimenti più caotici, il gioco non riesce nemmeno a mantenere i 60 fps stabili, crollando spesso in modo vistoso. Per godere di un’esperienza fluida (essenziale in uno shooter così frenetico) siamo stati costretti a scendere a compromessi, abbassando notevolmente i dettagli grafici. È inaccettabile che un titolo di questo calibro, a mesi dall’uscita, non sia ancora ottimizzato a dovere.
Grafica, Sonoro e Longevità
Il problema delle prestazioni diventa ancora più incomprensibile quando si analizza il comparto visivo. Intendiamoci, Borderlands 4 rimane fedele al suo iconico stile in cel-shading, e i nuovi pianeti sono artisticamente vibranti e pieni di carattere.
Tuttavia, la grafica non giustifica assolutamente le prestazioni richieste. Il salto qualitativo rispetto a Borderlands 3 è minimo, se non impercettibile. Ci troviamo di fronte a un motore grafico che non sembra affatto migliorato in modo significativo, eppure zoppica in modo inspiegabile su hardware potente.
Sul fronte audio, il comparto sonoro fa il suo dovere: le musiche pompano l’adrenalina durante i combattimenti e il doppiaggio rimane di alta qualità. In termini di longevità, Borderlands 4 è vasto. Oltre alla campagna principale, che richiede decine di ore, il vero gioco (l’endgame) inizia dopo i titoli di coda, con la caccia a bottino leggendario, boss da farmare e build da perfezionare.
Conclusioni
Borderlands 4 è il capitolo più frustrante e, allo stesso tempo, il più divertente della saga. È un JRPG d’azione con un’anima da shooter adrenalinico, che vanta il miglior gunplay e il miglior sistema di movimento che la serie abbia mai visto. Saltare, scattare e usare il rampino mentre si fa piovere piombo elementale è un’esperienza che crea dipendenza.
È un peccato, quindi, che questa eccellenza ludica sia incatenata a due problemi evidenti: un cast di personaggi dimenticabile che vive all’ombra di un passato glorioso (ciao, Jack) e un’ottimizzazione tecnica su PC semplicemente inaccettabile, specialmente considerando che la grafica non è migliorata molto rispetto al capitolo precedente.
È un gioco che viaggia a due velocità: un 10/10 per il gameplay e un 5/10 per le prestazioni. Se avete un hardware da NASA (o non vi dispiace abbassare i dettagli) e cercate il loop di gameplay “spara e arraffa” definitivo, Borderlands 4 è il vostro paradiso. Se, però, i 60fps stabili e una storia memorabile sono per voi requisiti fondamentali, preparatevi a un bel po’ di frustrazione.
VOTO FINALE: 7.5/10

