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Black Ops 7, è bufera. Il voto utente più basso nella storia di Metacritic.

DiLorenzo aka (endler)

Nov 17, 2025
Copertina del articolo su black ops 7 massacrato dagli utenti su metacritic

Il lancio di Call of Duty: Black Ops 7 si sta trasformando in uno degli eventi più divisivi della storia recente dei videogiochi. Mentre la critica specializzata internazionale ha accolto il titolo con voti positivi, posizionandolo con un solido 84/100 su Metacritic, il pubblico ha risposto con una ferocia inaudita.

Nelle ore successive al lancio, la sezione “User Score” del portale è stata inondata da centinaia di recensioni negative, portando il punteggio utente a un devastante 1.6 su 10. Si tratta di un record negativo assoluto per il franchise di Activision, un segnale che supera persino il malcontento generato dal criticato Modern Warfare 3 dello scorso anno.

Ma cosa sta succedendo? Si tratta di un semplice “review bombing” ingiustificato o c’è un malcontento reale e profondo?

Qui su Game-Today.it, questo verdetto non ci sorprende affatto. Anzi, conferma punto per punto l’analisi impietosa che abbiamo pubblicato nella nostra recensione completa, “un capitolo vergognoso” (voto 4/10). La frattura tra critica e pubblico è reale, e la causa principale ha un nome: la campagna.

Una Campagna Irriconoscibile

La community sta condannando Black Ops 7 non per il suo multiplayer, ma per aver tradito l’essenza stessa di Call of Duty. Come abbiamo sottolineato nella nostra recensione, la campagna è “imbarazzante”. Treyarch ha abbandonato le operazioni militari realistiche per inseguire la moda dei looter shooter.

Il problema, come evidenziato anche dalle lamentele degli utenti, è l’invasione di elementi RPG che distruggono l’immersione: lo schermo è costantemente riempito da “numerini”, barre della salute per i boss, “loot crates” da aprire e armi divise per rarità “epica” o “leggendaria”. Sembra di giocare a Destiny o The Division, non a un sequel di Black Ops 2.

Il delirio, come lo abbiamo definito, non si ferma qui. La campagna costringe i giocatori ad affrontare “ragni giganti”, “piante killer” e “mostri demoniaci”, riciclando persino asset dalla modalità Zombie di Black Ops 6. La sensazione è quella di un gioco senz’anima, assemblato in fretta, che ha perso completamente la sua identità.

Un’Impostazione Tecnica che Punisce il Giocatore

A peggiorare la situazione c’è una scelta di design che la community (e noi) ha trovato indifendibile: la struttura co-op forzata. La campagna è “always-online”.

Questo non significa solo che non potete giocare offline, ma implica tre problemi gravissimi: non esistono checkpoint, non si può mettere in pausa (nemmeno giocando da soli), e se si fallisce una missione da 40 minuti, si ricomincia da capo. Se si gioca in solitaria, si è costretti a completare obiettivi pensati per quattro persone, senza nemmeno il supporto di bot. Una tortura che mina qualunque divertimento.

Il Multiplayer Salva la Baracca? Non Proprio.

Mentre la critica sembra aver apprezzato il “pacchetto completo”, lodando le 18 mappe al lancio, il pubblico (e la nostra recensione) definisce il multiplayer “la solita solfa”. Il gunplay è solido, l’Omni-Movement è rifinito, ma non c’è nessuna vera innovazione. Inoltre, le promesse di playlist “aperte” senza SBMM (Skill-Based Matchmaking) si sono rivelate poco funzionali, frustrando ulteriormente la base di giocatori.

L’unica vera nota positiva, come abbiamo scritto, resta la modalità Zombie, che torna alle sue radici con i quattro eroi classici e una solida mappa a turni. Troppo poco per salvare un pacchetto da 70 euro.

In conclusione, il crollo su Metacritic non è un mistero. È il risultato inevitabile di una strategia di sviluppo che ha tradito le aspettative. Activision ha ignorato i desideri dei fan per inseguire un modello live-service, perdendo di vista ciò che ha reso Call of Duty un’icona. Review Bombing stra-meritato secondo noi, a quanto pare non per i nostri colleghi della critica specializzata,

Di Lorenzo aka (endler)

Lorenzo Severino è il fondatore e uno dei redattori di GameToday.it. Appassionato di videogiochi a 360 gradi, segue da vicino le novità del settore e cura news e approfondimenti con uno stile diretto e autentico.

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