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Hyrule Warriors: L’era dell’esilio – Recensione completa

DiLorenzo aka (endler)

Nov 18, 2025
immagine di copertina della recensione di hyrule warriors l'era dell esilio per nitendo switch 2

Data di uscita: 6 novembre 2025
Piattaforma: Nintendo Switch 2 (esclusiva)
Sviluppatore: Koei Tecmo / Omega Force
Publisher: Nintendo
Genere: Action / Musou
Durata media: 30 ore (campagna + contenuti extra)

Introduzione: Il ritorno nella Guerra dell’Esilio

Quando Nintendo e Koei Tecmo hanno annunciato Hyrule Warriors: L’era dell’esilio, l’aspettativa era altissima. Dopo il successo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, l’idea di esplorare finalmente la misteriosa Guerra dell’Esilio quell’evento cardine che ha segnato la prigionia di Ganondorf e la nascita dell’alleanza tra le razze di Hyrule sembrava la naturale evoluzione narrativa dell’universo zelda. Dopo oltre 30 ore passate tra campi di battaglia, combo devastanti e missioni secondarie, è giunto il momento di tirare le somme su questo ambizioso terzo capitolo della saga Hyrule Warriors.

Una storia che promette più di quanto mantiene

L’era dell’esilio si apre con una premessa affascinante: siamo nei tempi antichi di Hyrule, quando i Zonai camminavano ancora sulla terra e le grandi razze dovevano unirsi per fronteggiare la minaccia di Ganondorf. Nelle prime 5 ore di gioco, il titolo stabilisce efficacemente l’atmosfera di un’epoca perduta, presentando personaggi carismatici come Rauru, il re Zonai, e Sonia, l’antenata di Zelda.

Tuttavia, dopo circa 12 ore di campagna, iniziano a emergere le prime crepe narrative. La storia, che dovrebbe raccontare una guerra epica, si rivela sorprendentemente lineare e prevedibile. Le cutscene, pur tecnicamente impressionanti su Switch 2, tendono a ripetersi in struttura: arriva la minaccia, i personaggi discutono, si combatte, si vince. Manca quella profondità emotiva e quella complessità narrativa che Tears of the Kingdom aveva saputo creare.

Completando l’intera campagna in circa 18 ore, la sensazione finale è quella di un’occasione parzialmente sprecata. La Guerra dell’Esilio meritava una narrazione più articolata, con scelte morali difficili, tradimenti significativi e momenti che davvero esplorassero il costo di un conflitto di tale portata. Invece, ci troviamo di fronte a una trama funzionale al gameplay ma non memorabile.

Detto questo, la seconda metà della campagna (dalle 10 alle 18 ore circa) presenta alcuni momenti genuinamente emozionanti, specialmente quando vengono svelate le origini di certi luoghi iconici di Hyrule. Gli amanti della lore troveranno comunque diversi collegamenti interessanti con i giochi principali della serie.

Il gameplay: un musou maturo e raffinato

Se la narrazione delude, il gameplay compensa ampiamente. Dopo 40 ore di massacri sistematici di bokoblin, moblin e lizalfos, posso affermare senza esitazione che L’era dell’esilio presenta il sistema di combattimento più raffinato, profondo e soddisfacente mai visto in un Hyrule Warriors.

Sistema di combattimento

Il fulcro dell’esperienza resta fedele alla formula musou: entrare in enormi campi di battaglia, affrontare centinaia di nemici contemporaneamente, conquistare basi strategiche e sconfiggere comandanti nemici. Nelle prime 8 ore, il gioco introduce gradualmente tutti i suoi sistemi, evitando il sovraccarico di informazioni che affliggeva Age of Calamity.

Ogni personaggio giocabile (ne parleremo più approfonditamente dopo) ha un albero delle abilità unico, combo esclusive e un sistema di armi potenziabili. Dopo aver sbloccato e provato tutti i 15 personaggi giocabili nelle prime 20 ore, posso confermare che ognuno si sente genuinamente diverso dagli altri, con stili di gioco che spaziano dal corpo a corpo brutale alla magia a distanza devastante.

Le combo sono fluide e soddisfacenti. Il sistema permette di concatenare attacchi leggeri (Y) e pesanti (X) in sequenze che, una volta padroneggiate, diventano vere e proprie danze di morte. Dopo 15 ore di pratica con il mio personaggio preferito (Rauru), ho scoperto combo avanzate che permettono di gestire gruppi enormi di nemici senza mai interrompere il flusso di combattimento.

Innovazioni meccaniche

Una delle aggiunte più interessanti è il sistema di “Fusione Zonai”, che permette di combinare poteri diversi per creare effetti devastanti sul campo di battaglia. Sperimentando con questo sistema per circa 5 ore, ho scoperto combinazioni estremamente efficaci che cambiano radicalmente l’approccio tattico alle missioni più difficili.

Il gioco introduce anche elementi strategici più marcati rispetto ai precedenti capitoli. Nelle missioni più avanzate (dalla ventesima ora in poi), diventa fondamentale gestire il campo di battaglia, decidere quali basi conquistare per prime, quando chiamare rinforzi e come utilizzare gli oggetti speciali. Non è più solo button mashing: serve strategia.

Progressione e personalizzazione

Il sistema di progressione è generoso e ben bilanciato. Investendo circa 25 ore nel potenziamento completo di tre personaggi, ho sperimentato una curva di crescita soddisfacente che ti fa sentire sempre più potente senza mai diventare invincibile.

Ogni personaggio può equipaggiare diverse armi, ognuna con statistiche e abilità uniche. Il crafting system permette di potenziare le armi preferite usando materiali droppati dai nemici. Dopo aver farmato materiali per circa 4 ore, ho potuto creare armi leggendarie che hanno davvero fatto la differenza nelle missioni di difficoltà massima.

I personaggi giocabili: un roster eccellente

Uno dei punti di forza del gioco è sicuramente il suo roster variegato. Testando ogni personaggio per almeno un’ora ciascuno, ecco le mie impressioni:

Personaggi principali

Rauru (Zonai) – Il vero protagonista del gioco. Il suo stile di combattimento aereo, basato su combo fluttuanti e attacchi a raggi di luce, lo rende spettacolare e potente. Dopo 8 ore di utilizzo, è diventato il mio preferito per le missioni che richiedono mobilità e danni ad area.

Link – Il classico eroe che non delude mai. Versatile e bilanciato, con accesso a diverse armi (spada, lancia, arco). Perfetto per chi inizia. 5 ore di gioco con Link confermano che rimane una scelta affidabile per qualsiasi situazione.

Zelda – Focus su magia e supporto. I suoi attacchi a distanza sono devastanti, ma richiede più abilità per evitare i danni. Dopo 4 ore con Zelda, ho imparato ad apprezzare il suo gameplay più tecnico.

Sonia – Un mix interessante tra magia del tempo e combattimento corpo a corpo. Ottima per controllare il campo di battaglia. 3 ore di esperienza mi hanno convinto della sua efficacia nelle missioni difensive.

Personaggi delle razze

Oltre ai protagonisti dell'epoca antica, grazie a delle fratture temporali (tipiche della serie Warriors) potremo utilizzare anche i Campioni del futuro come Daruk, Urbosa e Teba, che portano il loro moveset classico nelle battaglie del passato

Guerriero Goron (Daruk) – Lento ma devastante. I suoi attacchi con martello distruggono gruppi enormi di nemici. 2 ore di utilizzo nelle missioni contro boss lo rendono una scelta eccellente.

Campione Rito (Teba) – Combattimento aereo con arco. Richiede precisione ma è incredibilmente soddisfacente. 3 ore di pratica sono necessarie per padroneggiarlo davvero.

Guerriera Gerudo (Urbosa) – Veloce, letale, con attacchi elettrici spettacolari. 4 ore con Urbosa l’hanno resa uno dei miei personaggi principali per le missioni veloci.

Il roster include anche rappresentanti Zora, personaggi sbloccabili segreti e varianti alternative. Collezionare tutti i personaggi richiede circa 25 ore, incluse le missioni secondarie specifiche.

Prestazioni tecniche: Switch 2 fa la differenza

Questo è il primo Hyrule Warriors sviluppato esclusivamente per Switch 2, e la differenza rispetto ai capitoli precedenti è immediatamente evidente. Dopo 30 ore di test intensivi in entrambe le modalità di gioco, ecco un’analisi dettagliata delle prestazioni.

Modalità Docked

In modalità TV, L’era dell’esilio gira a una risoluzione dinamica che oscilla tra 900p e 1080p, con il gioco che privilegia sempre la fluidità rispetto alla risoluzione. Nelle battaglie più intense, con oltre 150 nemici a schermo contemporaneamente, la risoluzione scende leggermente ma il framerate rimane solidamente ancorato ai 60fps per la maggior parte del tempo.

Dopo 18 ore in modalità docked, ho riscontrato drop di framerate significativi (sotto i 50fps) solo in situazioni estreme: combattimenti con 200+ nemici, effetti particellari multipli attivi, esplosioni a catena e boss giganti contemporaneamente. Sono situazioni rare che si verificano forse per il 5% del tempo di gioco totale.

Modalità Portatile

In modalità portatile, il gioco scala a 720p con occasionali drop a 600p nelle scene più caotiche. Testando per 12 ore consecutive in portatile, devo ammettere che questa è la modalità dove il gioco brilla di più: la fluidità rimane eccellente, i 60fps sono quasi sempre garantiti, e giocare un musou in mobilità è semplicemente perfetto.

L’autonomia della batteria si attesta sulle 3.5-4 ore con luminosità al 70%, un valore in linea con altri titoli action intensi su Switch 2. Per sessioni di gioco lunghe, è consigliabile avere il caricatore a portata di mano.

Tempi di caricamento

Grazie all’SSD di Switch 2, i tempi di caricamento sono drasticamente ridotti rispetto ai precedenti Hyrule Warriors. Cronometrando i caricamenti per un’ora, la media è di 8-12 secondi per entrare in una missione, e 4-6 secondi per fast travel all’interno delle mappe. Un enorme miglioramento che rende l’esperienza molto più fluida.

Contenuti e longevità: c’è materiale per decine d’ore

La campagna principale richiede circa 18-20 ore per essere completata, a seconda della difficoltà scelta e di quanto si esplorano le missioni secondarie durante il percorso. Ma il gioco offre molto di più.

Modalità post-game

Dopo aver completato la storia, si sbloccano:

  • Missioni Sfida: 40+ missioni di difficoltà crescente che testano davvero le tue abilità. Ho impiegato 8 ore per completarne la maggior parte.
  • Modalità Boss Rush: Affronta tutti i boss del gioco in sequenza. Perfetta per testare i personaggi potenziati. 3 ore di tentativi per completarla con tutti i personaggi.
  • Missioni di potenziamento personaggi: Ogni personaggio ha missioni dedicate che sbloccano abilità uniche. Circa 5 ore totali per completarle tutte.

Modalità cooperativa

La modalità co-op locale a schermo condiviso funziona sorprendentemente bene. Dopo 6 ore giocate in cooperativa con un amico, posso confermare che l’esperienza mantiene una fluidità accettabile (45-50fps costanti), e dividere lo schermo rende le missioni più gestibili e divertenti. Non c’è co-op online, purtroppo, una mancanza che si fa sentire.

Collezionabili e completamento

Per i completisti, il gioco offre:

  • 15 personaggi da sbloccare e massimizzare
  • 200+ armi da collezionare e potenziare
  • 150+ costumi alternativi
  • Galleria con concept art e materiali extra

Raggiungere il 100% richiede facilmente 50+ ore, con alcune armi rare che necessitano di grinding dedicato.

Comparto audiovisivo: Hyrule mai così bella

Grafica e direzione artistica

Visivamente, L’era dell’esilio è il capitolo più bello della serie. Gli sviluppatori hanno sapientemente ripreso l’estetica di Tears of the Kingdom, adattandola alle esigenze di un musou. Dopo 30 ore, l’impatto visivo non è mai diminuito: le mappe sono dettagliate, i modelli dei personaggi ben realizzati, e gli effetti speciali durante gli attacchi più potenti sono genuinamente spettacolari.

L’illuminazione dinamica e gli effetti atmosferici aggiungono profondità alle battaglie. Combattere durante un tramonto o sotto la pioggia crea un’atmosfera che i precedenti capitoli non riuscivano a raggiungere.

Audio e colonna sonora

La colonna sonora orchestrale è semplicemente magnifica. Anche dopo 30 ore, i temi musicali non hanno mai stancato. Gli arrangiamenti dei classici brani di Zelda sono rispettosi ma freschi, e i nuovi temi composti per questo capitolo si integrano perfettamente nell’universo sonoro della serie.

Il doppiaggio (in Italiano, inglese e giapponese) è di qualità, Gli effetti sonori delle armi e delle abilità sono soddisfacenti e contribuiscono alla sensazione di impatto dei colpi.

Confronto con la serie e i predecessori

Avendo giocato oltre 200 ore totali ai precedenti Hyrule Warriors, posso posizionare L’era dell’esilio con cognizione di causa:

VS Hyrule Warriors: Definitive Edition

  • Gameplay: L’era dell’esilio vince nettamente, più fluido e profondo
  • Contenuti: Definitive Edition ha più personaggi (29 vs 15)
  • Prestazioni: L’era dell’esilio è superiore tecnicamente
  • Storia: Sostanzialmente pari, entrambe funzionali ma non memorabili

VS Age of Calamity

  • Gameplay: L’era dell’esilio migliora il sistema di Age of Calamity
  • Storia: Age of Calamity aveva una narrativa più coinvolgente
  • Prestazioni: L’era dell’esilio è molto più stabile (Age of Calamity su Switch 1 aveva problemi)
  • Durata: Simili, entrambi intorno alle 30 ore

Pregi e difetti dopo 40 ore

Punti di forza

 Sistema di combattimento raffinato: Il miglior gameplay della serie, fluido e profondo
 Prestazioni eccellenti: Switch 2 permette finalmente 60fps stabili
Roster ben bilanciato: Ogni personaggio è unico e divertente
 Contenuti generosi: 30+ ore per vedere tutto
 Colonna sonora magistrale: Orchestrazioni di altissimo livello
 Grafica migliorata: Hyrule non è mai stata così dettagliata
Modalità cooperativa funzionale: Lo schermo condiviso funziona bene
 Progressione soddisfacente: Curva di crescita ben calibrata

Punti deboli

 Storia deludente: Non all’altezza delle aspettative create da TotK
 Ripetitività: Le missioni tendono a somigliare dopo molte ore
 Ritmo narrativo lento: Le prime ore sono troppo prolisse
 Assenza co-op online: Una mancanza significativa nel 2025
 Meno personaggi: 15 contro i 29 di Definitive Edition
 Drop di framerate occasionali: Rari ma presenti
 Elementi strategici sottoutilizzati: Potevano essere più profondi

Verdetto finale

Dopo 40 ore complete di esperienza diretta, Hyrule Warriors: L’era dell’esilio si rivela un action game eccellente che raggiunge la maturità tecnica e ludica, ma che narrativamente non riesce a sfruttare appieno il suo potenziale.

Se siete appassionati del genere musou, questo è semplicemente uno dei migliori esponenti disponibili su Switch 2. Il gameplay è solido, soddisfacente, e mantiene l’interesse per tutte le 30 ore necessarie a vedere la maggior parte dei contenuti. La progressione è ben bilanciata, i personaggi variegati, e le prestazioni tecniche finalmente all’altezza delle ambizioni del gioco.

Se invece vi avvicinate al titolo principalmente per la storia e per approfondire la lore di Zelda, preparatevi a una delusione. La narrazione è il tallone d’Achille del gioco: funzionale, ma mai davvero emozionante o memorabile. La Guerra dell’Esilio meritava di più, e questo lascia un retrogusto amaro.

La mia raccomandazione personale, dopo questo viaggio di 30 ore attraverso l’antica Hyrule, è di acquistare il gioco se:

  • Amate i musou e cercate il meglio del genere
  • Volete un action frenetico e tecnicamente solido
  • Apprezzate combattimenti spettacolari e progressione RPG
  • Avete già giocato i precedenti Hyrule Warriors e li avete amati

Evitate invece se:

  • Prioritizzate la narrativa sopra ogni cosa
  • Non amate la formula musou (il gioco non vi convertirà)
  • Cercate principalmente connessioni profonde con la lore Zelda
  • Vi aspettate l’innovazione di un capitolo principale

Voto finale: 7.8/10

Un ottimo musou che raggiunge l’eccellenza tecnica e ludica, frenato solo da una narrazione sottotono rispetto alle aspettative. Raccomandato agli appassionati del genere e agli amanti di Zelda che cercano un’esperienza action pura, con la consapevolezza che la storia non sarà il punto forte del pacchetto.


Recensione basata su oltre 30 ore di gioco su codice retail Nintendo Switch 2. Testato in modalità docked e portatile. Tutti i personaggi sbloccati, campagna completata, e circa il 70% dei contenuti extra esplorati al momento della stesura.

Redazione: Game-Today.it
Recensore: Lorenzo Severino
Data pubblicazione:  18 Novembre 2025
Tempo di gioco totale per la recensione: 40+ ore

Di Lorenzo aka (endler)

Lorenzo Severino è il fondatore e uno dei redattori di GameToday.it. Appassionato di videogiochi a 360 gradi, segue da vicino le novità del settore e cura news e approfondimenti con uno stile diretto e autentico.

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